Rischio sismico
Data:
7 Agosto 2024
Rischio sismico
Il rischio sismico – determinato dalla combinazione di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione – è la misura dei danni attesi in un intervallo di tempo, in base al tipo di sismicità, di resistenza delle costruzioni e di antropizzazione (natura, qualità e quantità dei beni esposti).
L’Italia ha una pericolosità sismica medio-alta per la frequenza e l’intensità dei fenomeni. L’esposizione è altissima sia per la densità abitativa, che per la ricchezza del nostro patrimonio storico, artistico e monumentale sensibile ad un eventuale terremoto. La vulnerabilità è molto elevata per la fragilità del patrimonio edilizio, infrastrutturale, industriale, produttivo e dei servizi.
Con le conoscenze attuali non è possibile prevedere un terremoto, ma è importante conoscere le caratteristiche sismiche del territorio, la resistenza al sisma degli edifici (sia della casa ove abitiamo, che del luogo ove lavoriamo, perché è il crollo degli edifici che uccide e non il terremoto) e sapere cosa fare prima, durante e dopo un terremoto.
In Toscana con Deliberazione GRT n. 421 del 26/05/2014è stata approvata la classificazione sismica regionale nella quale i Comuni della gestione associata ricadono tutti in Zona 3, cioè in territori soggetti a terremoti di modesta entità.
Nel periodo recente il territorio della Bassa Val di Cecina non è stato interessato da epicentri sismici significativi ma ha risentito della sismicità di aree circostanti tra cui la Garfagnana, con eventi sismici frequenti di magnitudo anche molto elevata (nel 1920 ha raggiunto la magnitudo di 6.48), e la zona di mare antistante Livorno (dorsali Meloria e Maestra), con eventi sismici frequenti ma di magnitudo contenuta: il più intenso risale al 1814 con una magnitudo di 5.22, gli ultimi eventi segnalati risalgono invece all’ottobre 2005 con magnitudo di 3.7 e al recentissimo evento del 20 novembre 2021 registrato 15 km al largo della costa tirrenica, con magnitudo 3.5.
I tre eventi sismici più rilevanti che negli ultimi 200 anni hanno interessato aree del territorio dell’intercomunale o in prossimità di questo sono:
| ANNO | LOCALITA’ | MAGNITUDO |
| 1846 | Orciano Pisano | 5.71 |
| 1871 | Guardistallo | 5.13 |
| 1950 | Rosignano Marittimo | 5.09 |
In caso di sisma il Ce.Si verifica i dati dal sito INGV ed effettua una verifica presso i Comuni sulla situazione in atto. Ciascun Comune attiva la ricognizione degli eventuali danni a persone e/o cose. Se gli esiti della ricognizione evidenziano danni al territorio e alla popolazione, i Sindaci attivano il Centro Operativo Comunale per l’attività di assistenza alla popolazione e di verifica delle strutture pubbliche.
Nel piano di Protezione Civile sono state individuate le aree in cui la popolazione, in caso di emergenza, può sostare per alcune ore in attesa di rientrare nelle proprie case o essere indirizzati verso altre strutture.
Nelle aree di attesa per la popolazione (AP) sono garantite l’informazione e l’assistenza alla popolazione.
Le aree di emergenza nel nostro territorio sono state individuate in piazze, parcheggi, spazi pubblici o privati, ritenuti idonei e non soggetti a rischi evidenti. Solo in alcuni casi, a causa della particolare posizione dell’abitato, non è stato possibile individuare nella prossimità dei centri abitati aree di attesa completamente esenti da rischio idraulico, tale peculiarità è riportata in dettaglio nelle schede di ogni singola area:
Ultimo aggiornamento
30 Gennaio 2025, 10:40
PROTEZIONE CIVILE