Misure di autoprotezione: MAREMOTO

Data:
10 Febbraio 2023

Misure di autoprotezione: MAREMOTO

Pur essendo un mare “chiuso” anche nel Mediterraneo si formano maremoti a causa dell’elevata sismicità dell’area e della presenza di numerosi vulcani attivi, sia emersi che sotto le acque del mare. In passato ci sono stati numerosi maremoti anche distruttivi, basti pensare allo tsunami causato dal terremoto di Messina nel 1908.

Per il SiAM (Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti generati da sisma) sono previsi due livelli di allerta, Advisory (allerta arancione) e Watch (allerta rossa) allineati con la normativa nazionale in materia di Protezione Civile. Inoltre viene inviato anche un messaggio di Information (informazione), che non è una allerta, ma, appunto, un’informazione che viene inviata dopo un terremoto di magnitudo pari o superiore a 5.5 nell’area del Mediterraneo, ai soggetti del sistema nazionale di protezione civile.

In caso di allerta Arancione la struttura di Protezione Civile si pone in una fase di pre-allarme, in cui vengono allertati i membri dei COC dei 4 Comuni e viene seguito l’evolversi della situazione mediante contatti continui con Regione e Provincia.

Se si prevede un peggioramento della situazione viene emanato un avviso telefonico alla popolazione mediante il sistema di allertamento telefonico (ALERT SYSTEM), invitando ad allontanarsi dalla linea dii costa. Inoltre viene inviata la Polizia Municipale a verificare eventuali criticità lungo la costa, nel contempo gli operai comunali predispongono le chiusure della aree più a rischio.

Le misure di autoprotezione

(dal sito dell’INGV dedicato al centro Allerta Tsunami)

Prima dell’evento

  • informatevi sulla sicurezza della vostra casa e dei luoghi che la circondano,
  • individuate le zone pericolose,
  • studiate e memorizzate le vie e i tempi di evacuazione e i punti di raccolta.

In particolare, verificate se la vostra casa è collocata in una zona d’inondazione, se è su un terreno pianeggiante vicino alla costa, o se è nelle immediate vicinanze del mare.

Se vi è possibile, informatevi sull’altezza della vostra casa rispetto al livello del mare: questa informazione può essere molto importante per capire cosa fare in caso di evento.

Se possibile preparate una borsa o uno zaino da tenere vicino alla porta, in cui tenere materiali di pronto soccorso e sopravvivenza, acqua, cibo e altri generi di prima necessità, una radio, un coltello, una lampada e qualche metro di corda. Potranno esservi molto utili in caso di un’allerta.

Partecipate alle attività di informazione e alle esercitazioni della Protezione Civile: potrete apprendere conoscenze fondamentali per affrontare questo fenomeno.

Durante l’evento.

….. è molto importante riconoscere subito i segni che possono precedere l’arrivo di un tsunami:

  • se siete in spiaggia o vicino al mare e sentite che la terra trema;
  • se vedete un’onda lunga e compatta all’orizzonte che si avvicina;
  • se vi arriva notizia di un forte terremoto nei pressi della costa;
  • se vedete il livello dell’acqua che sale rapidamente;
  • se vedete il livello dell’acqua che si abbassa rapidamente;
  • se sentite un rumore cupo e crescente che proviene dal mare (come quello di treno o di un aereo a bassa quota)

In tutti questi casi spostatevi immediatamente più in alto e più lontano possibile dalla costa, senza aspettare che venga diramata l’allerta tsunami. In ogni caso, ricordate che le spiagge NON sono un luogo sicuro in caso di terremoto vicino alla costa. Informatevi sui piani di emergenza del Comune di residenza, se vivete in un’area costiera.

In determinati casi gli tsunami sono preceduti dal ritiro dell’acqua vicino alla riva, che può scoprire il fondo marino per decine o centinaia di metri. Se vedete questo fenomeno allontanatevi subito verso l’alto, senza usare l’automobile, evitando di perdere tempo a fare foto o video con i cellulari: può essere molto pericoloso!

In qualsiasi caso, non perdete tempo, raccogliete lo stretto necessario e fuggite via subito: attardarvi può costare la vita.

Ricordate che la forza esercitata dalle onde di tsunami è enorme, molto di più di qualsiasi onda di mareggiata o di burrasca: uno tsunami può spostare per molte centinaia di metri oggetti molto grandi e pesanti anche decine di tonnellate, come blocchi di roccia, automobili, imbarcazioni, case e detriti di qualsiasi tipo. Il movimento di questi materiali può causare gravi ferite o addirittura la morte.

Se siete a casa e ricevete un messaggio di allerta tsunami, fatelo sapere a tutta la vostra famiglia e assicuratevi che tutti abbiano capito. Se la vostra casa è collocata in un’area d’inondazione, se è su un terreno pianeggiante vicino alla costa, o se è nelle immediate vicinanze del mare, è sempre meglio spostarsi in modo ordinato, tranquillo e sicuro verso le aree di evacuazione o in qualsiasi altro luogo sicuro al di fuori della zona di evacuazione, seguendo le indicazioni delle autorità locali di emergenza e delle forze dell’ordine.

Se non ci sono colline, rilievi o alture potreste trovare riparo ai piani più alti degli edifici. Ricordate però che la sicurezza di un edificio dipende da molti fattori: i materiali utilizzati nella costruzione, l’altezza rispetto al livello del mare, la distanza dalla riva, il numero di piani, l’esposizione all’impatto dell’onda. Generalmente, i piani alti di edifici in cemento armato, come gli alberghi a più piani situati in molte zone costiere basse possono offrire una protezione adeguata in caso di tsunami, se l’edificio è ben costruito.

Se siete su una barca o una nave fuori da un porto e viene diramata un’allerta tsunami per la vostra zona, dirigetevi il più velocemente possibile verso il mare aperto, dove le ampiezze delle onde di tsunami sono molto più basse e hanno effetti molto più contenuti. Non bisogna assolutamente tornare in porto: gli tsunami possono causare rapide variazioni del livello dell’acqua e forti correnti pericolose e imprevedibili nei porti.

Se quando viene diramata l’allerta tsunami siete a bordo di una barca o una nave in porto, lasciate la barca ormeggiata e scappate immediatamente a piedi verso le zone più in alto rispetto al livello del mare: potrebbe non esserci abbastanza tempo per portare l’imbarcazione in acque sicure.

Dopo il maremoto

Anche in un bacino piccolo come il Mediterraneo gli tsunami possono durare per molte ore, e alle prime onde possono seguirne altre più grandi. Fintanto che le Autorità di Protezione Civile non diramano il messaggio di fine evento, rimanete nell’area sicura indicata nel piano di protezione civile del vostro comune. Non tornate assolutamente verso la costa: potrebbero arrivare onde ancora più grandi e pericolose.

Non rientrate in casa se non esplicitamente autorizzati da funzionari della Protezione Civile e seguite le loro indicazioni per capire cosa fare e quando lasciare il luogo in cui vi trovate.
Nel frattempo, assicuratevi delle condizioni di salute delle persone intorno a voi e, se possibile, prestate i primi soccorsi.
Durante un’emergenza le linee telefoniche sono importantissime per valutare i danni e coordinare i soccorsi. Usate il telefono solo per reale necessità: un eccesso di traffico telefonico può seriamente limitare il funzionamento delle reti e quindi l’efficacia delle operazioni di soccorso.
Dopo un maremoto, non bevete acqua del rubinetto e non mangiate cibi che siano venuti a contatto con l’acqua e con i materiali trasportati dal tsunami: potrebbero essere contaminati.

Ultimo aggiornamento

8 Agosto 2025, 09:04